Non ci sono spettacoli legati a questo evento.

LA CORDILLERA DE LOS SUENOS

88 min

Lingua: ESP/sottot.in italiano

Età 10 consigl.

Regia: Patricio Guzman

Critica La Cordillera de los sueños ci troviamo a osservare i paesaggi misterici e disabitati della Cordillera andina, che occupa la maggior parte del territorio del Cile, e li vediamo messi a confronto con la biografia dello stesso Guzmán – che, ormai da tempo, risiede in Francia -, con le rovine della sua infanzia (in particolare il palazzo dove è cresciuto, abbandonato ma ancora non sostituito da grattacieli) e con il tremendo lascito della dittatura di Pinochet. In questo suo percorso, Guzmán dialoga con amici e colleghi, cominciando con quegli scultori che lavorano proprio la pietra della Cordillera per farne delle opere d’arte. (Quinlan.it)

Il racconto della memoria di un paese, il Cile, che ha perduto la memoria e che ha come possibile sponda di salvezza la Cordillera, catena montuosa andina che sorveglia i suoi abitanti e li imprigiona, e che è un immane e silenzioso simbolo di bellezza. Un film che si rivela di estrema attualità, proprio per quantosta accadendo in questo periodo in Cile, un paese in cui la dittatura ha lasciato ancor tracce profonde, insinuandosi nella vita sociale del paese e sottolineando ancora una volta il dissenso di un popolo.

88 min

Lingua: ESP/sottot.in italiano

Età 10 consigl.

Regia: Patricio Guzman

Critica La Cordillera de los sueños ci troviamo a osservare i paesaggi misterici e disabitati della Cordillera andina, che occupa la maggior parte del territorio del Cile, e li vediamo messi a confronto con la biografia dello stesso Guzmán – che, ormai da tempo, risiede in Francia -, con le rovine della sua infanzia (in particolare il palazzo dove è cresciuto, abbandonato ma ancora non sostituito da grattacieli) e con il tremendo lascito della dittatura di Pinochet. In questo suo percorso, Guzmán dialoga con amici e colleghi, cominciando con quegli scultori che lavorano proprio la pietra della Cordillera per farne delle opere d’arte. (Quinlan.it)

Il racconto della memoria di un paese, il Cile, che ha perduto la memoria e che ha come possibile sponda di salvezza la Cordillera, catena montuosa andina che sorveglia i suoi abitanti e li imprigiona, e che è un immane e silenzioso simbolo di bellezza. Un film che si rivela di estrema attualità, proprio per quantosta accadendo in questo periodo in Cile, un paese in cui la dittatura ha lasciato ancor tracce profonde, insinuandosi nella vita sociale del paese e sottolineando ancora una volta il dissenso di un popolo.
Miglior documentario a Cannes e all'ultima edizione del Film Festival Diritti Umani di Lugano
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